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FRODI ICT AUMENTATE NEL 2023 PER L’80% DELLE IMPRESE ITALIANE

Nell'epoca digitalizzata in cui viviamo, la tecnologia permea ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Questa connettività che ci ha catapultato in un universo digitale in cui le relazioni e le informazioni sono accessibili istantaneamente, se da una parte facilita la condivisione immediata di informazioni, idee e culture, dall’altra espone tutti noi ai rischi inerenti alla privacy e alla sicurezza dei dati.






Campione: 308 responsabili della gestione delle frodi presso aziende attive nei settori dei servizi finanziari, delle telecomunicazioni e dell'e-commerce in dieci paesi (Australia, Danimarca, Germania, India, Italia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Sudafrica, Spagna e Turchia).





In un articolo pubblicato recentemente nel quotidiano economico-finanziario ItaliaOggi che analizza un report di Forrester Consulting per conto di Experian, si evince che nel 2023 c’è stato un aumento preoccupante delle perdite aziendali causato da frodi Ict (attività fraudolente che coinvolgono l'utilizzo scorretto o illegale della tecnologia dell'informazione e delle comunicazioni). Più specificatamente, in Italia l’80% delle imprese ha segnalato nel 2023 un amento delle frodi, specialmente all’interno del settore delle telecomunicazioni.

L’utilizzo di un’identità sintetica (creata mescolando dati completamente fittizi ad altri sottratti illecitamente a persone reali) risulta essere un ottimo escamotage per i truffatori per eludere i sistemi di sicurezza attuati dalle aziende, che si trovano impossibilitate a effettuare uno screening degli utenti per riconoscere eventuali impostori. Questa è una delle sfide più grandi a cui la sicurezza informatica si trova ad affrontare.

I meccanismi di “difesa” utilizzati dalle aziende per far fronte a eventuali attacchi informatici si sono evoluti con il tempo, di pari passo con l’evoluzione delle tecnologie, ma ciò non è riuscito a frenare gli attacchi informatici.

Ed è in questo senso che l’intelligenza artificiale viene in aiuto della data protection: aumentare i tassi di accettazione, diminuire le perdite aziendali dovute alle frodi e diminuire le revisioni manuali degli utenti automatizzando i processi, è ciò che sopperirebbe in gran parte al problema, tenendo in considerazione la necessità di un aggiornamento costante delle minacce.

Nonostante l’IA venga sfruttata dai cybercriminali attraverso algoritmi avanzati e meccanismi automatici per eludere le difese di sicurezza aziendale, rimane comunque una soluzione efficiente per le frodi Ict, tanto che negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Italia il 38% del campione del report sopracitata ritiene che le applicazioni di IA generativa siano utili per automatizzare la prevenzione delle frodi e fornire agli specialisti delle frodi la possibilità di affrontare casi più delicati.

Diventa così necessaria una continua educazione e formazione delle aziende per condividere informazioni sulle nuove minacce e sviluppare contromisure efficaci alle azioni dei truffatori, cercando di rimanere sempre un passo avanti rispetto ai coloro che sfruttano l'IA per scopi scorretti.


Di questo parleremo anche al nostro Data Protection Forum 2024 il 10 maggio a Treviso. Vi aspettiamo numerosi!

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